Ciao sono Riccardo
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Ciao sono Riccardo
Ciao a tutti.
Ho perso mia moglie il 13 settembre scorso, ho 46 anni (lei ne aveva 39).
Non so perchè mi sono iscritto a questo forum, forse per cercare di capire come fate, se ci riuscite a convivere con questa "cosa", io non ci stò riuscendo... piango dal 27 agosto, giorno in cui ci fu la diagnosi, la mia vita è letteralmente distrutta, non ho più voglia di fare nulla, ogni interesse che avevo, ogni hobby ha perso di significato. Amavo mia moglie più di ogni altra cosa al mondo.. e non riesco ad accettare che le sia capitato questo. Naturalmente, credo, come a tutti noi, mi è stato detto, un miliardo di volte, da un miliardo di persone, da amici e parenti, che il tempo allevierà il dolore, a me sembra che ogni giorno che passa la situazione vada peggiorando.
Ho ricominciato a fumare, la sera bevo per cercare di stordirmi, la mattina alle 4.00 sono sveglio, i weekend sono una specie di martirio mentale, ho anche provato a fare un paio di giorni fuori, insieme a mio fratello, in un posto dove andavo sempre con lei...non lo avessi mai fatto, è stata una tragedia, per me e per lui. Forse molti si riconosceranno in queste parole, potete aiutarmi in qualche modo?
Grazie.
Ho perso mia moglie il 13 settembre scorso, ho 46 anni (lei ne aveva 39).
Non so perchè mi sono iscritto a questo forum, forse per cercare di capire come fate, se ci riuscite a convivere con questa "cosa", io non ci stò riuscendo... piango dal 27 agosto, giorno in cui ci fu la diagnosi, la mia vita è letteralmente distrutta, non ho più voglia di fare nulla, ogni interesse che avevo, ogni hobby ha perso di significato. Amavo mia moglie più di ogni altra cosa al mondo.. e non riesco ad accettare che le sia capitato questo. Naturalmente, credo, come a tutti noi, mi è stato detto, un miliardo di volte, da un miliardo di persone, da amici e parenti, che il tempo allevierà il dolore, a me sembra che ogni giorno che passa la situazione vada peggiorando.
Ho ricominciato a fumare, la sera bevo per cercare di stordirmi, la mattina alle 4.00 sono sveglio, i weekend sono una specie di martirio mentale, ho anche provato a fare un paio di giorni fuori, insieme a mio fratello, in un posto dove andavo sempre con lei...non lo avessi mai fatto, è stata una tragedia, per me e per lui. Forse molti si riconosceranno in queste parole, potete aiutarmi in qualche modo?
Grazie.
Riccardo- Messaggi : 2
Data di iscrizione : 06.10.13
Re: Ciao sono Riccardo
Ciao Riccardo, la mia esperienza è come la tua, anche la mia età e quella di mia moglie sono praticamente le stesse. Non sono passati due anni dalla sua morte. L'amore che abbiamo vissuto e che per fortuna è ancora presente piano piano può trasformarsi nella magnifica eredità che ti ha lasciato. Adesso la confusione regna sovrana nella tua vita. Non combatterla. Gestiscila, per evitare spirali negative o di sbattere troppo forte contro gli errori. Lo stordimento ci può stare, ma sempre nei limiti: cerca di capire dove è la frontiera e cerca di non superarla (almeno non troppo). Se la superi, non ti colpevolizzare, non ha senso e non hai colpe, hai confusione, tanta. Questo non significa che sei libero di giustificarti e andare di eccessi. No, non lasciarti andare. Devi incanalare le energie (credimi, le hai) in qualcosa di positivo. Non è così importante cosa, conta di più che sia positivo. Se non hai voglia di fare qualcosa che facevi prima, non lo fare. Fai qualcosa di cui hai voglia. Sperimentati con il cambiamento. Nella crisi e negli stravolgimenti le persone da sempre crescono. Gli amici: determinanti. Ma quelli veri, anche se non così "storici". Hai bisogno di persone vere, non quelle del genere "poverino". Non dici se hai dei figli. Capisco che adesso è tutto caotico. Posso solo chiederti un atto di fiducia: cambierà. Il tuo percorso è prima di tutto di accettazione. Ci vuole tanto tempo. Accettazione non significa compensazione. Ti sono vicino. Non sei solo. A presto. P
Unapersonacomete- Messaggi : 1
Data di iscrizione : 10.10.13
Re: Ciao sono Riccardo
Unapersonacomete ha scritto:Ciao Riccardo, la mia esperienza è come la tua, anche la mia età e quella di mia moglie sono praticamente le stesse. Non sono passati due anni dalla sua morte. L'amore che abbiamo vissuto e che per fortuna è ancora presente piano piano può trasformarsi nella magnifica eredità che ti ha lasciato. Adesso la confusione regna sovrana nella tua vita. Non combatterla. Gestiscila, per evitare spirali negative o di sbattere troppo forte contro gli errori. Lo stordimento ci può stare, ma sempre nei limiti: cerca di capire dove è la frontiera e cerca di non superarla (almeno non troppo). Se la superi, non ti colpevolizzare, non ha senso e non hai colpe, hai confusione, tanta. Questo non significa che sei libero di giustificarti e andare di eccessi. No, non lasciarti andare. Devi incanalare le energie (credimi, le hai) in qualcosa di positivo. Non è così importante cosa, conta di più che sia positivo. Se non hai voglia di fare qualcosa che facevi prima, non lo fare. Fai qualcosa di cui hai voglia. Sperimentati con il cambiamento. Nella crisi e negli stravolgimenti le persone da sempre crescono. Gli amici: determinanti. Ma quelli veri, anche se non così "storici". Hai bisogno di persone vere, non quelle del genere "poverino". Non dici se hai dei figli. Capisco che adesso è tutto caotico. Posso solo chiederti un atto di fiducia: cambierà. Il tuo percorso è prima di tutto di accettazione. Ci vuole tanto tempo. Accettazione non significa compensazione. Ti sono vicino. Non sei solo. A presto. P
Ciao.
Grazie per il tuo appoggio, so che ti sarà costato anche un ritorno nel passato, per questo ti ammiro.
No, non avevamo avuto figli, non so se questo sia da considerarsi un elemento positivo o negativo, posso soltanto dire che la sera quando torno dal lavoro, mi sento davvero solo. Più che caotico adesso è tutto senza senso, questa è la sensazione che ho, io stavo bene soltanto con lei, non m'importava degli altri, l'importante era stare insieme a mia moglie, in 20 anni non ci siamo mai separati, abbiamo condiviso ogni cosa, avevamo gli stessi gusti a tavola, le stesse idee politiche, le stesse passioni, ci piacevano gli stessi luoghi per le vacanze, insieme abbiamo fatto delle scelte che hanno comportato dei sacrifici, come quella di diventare vegani insomma una specie di simbiosi. Quello che più mi addolora è il fatto di non essere arrivati a goderci finalmente la vita dopo anni di sacrifici, tra un anno avremmo terminato di pagare tutto e avevamo iniziato a fare progetti. Sono stati anni di regali non fatti, di fiori non comprati, di ristoranti aboliti, so che è inutile recriminare e riempirsi la testa di se e di ma, ma ora, davvero tutto questo mi devasta. Grazie di nuovo.
Riccardo
Riccardo- Messaggi : 2
Data di iscrizione : 06.10.13
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